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Post-editing per la traduzione automatica

[Questo workshop si terrà in italiano]

Il workshop, svolto in laboratorio informatico, spiega come incrementare la propria produttività con tecniche efficaci di post-editing (PE) della traduzione automatica (TA). Vengono illustrate le differenze principali tra le capacità necessarie per controllare e revisionare il lavoro di altri traduttori rispetto a quelle che sono utili per correggere in modo efficiente l’output della TA, spiegando anche le alternative esistenti tra il PE minimo e il PE completo, in relazione alle diverse aspettative di qualità per il testo d’arrivo finale. Prendendo in esame la coppia di lingue inglese-italiano, particolare attenzione viene dedicata ai fenomeni linguistici e traduttivi che costituiscono le difficoltà maggiori per le principali tipologie di sistemi di TA, realizzati con approcci basati su regole, statistici oppure ibridi: gli esempi concreti presentati e le esercitazioni operative proposte chiariscono come effettuare un PE veloce ed efficace. Combinando spiegazioni teoriche e applicazioni pratiche, il workshop mostra le tecniche più valide per incorporare il PE all’interno del proprio flusso di lavoro al fine di aumentare la produttività senza rinunciare alla qualità, discutendo anche la possibilità di integrazione con gli strumenti di traduzione assistita dal computer, in particolare con le memorie di traduzione.

Destinatari

• Traduttori all’inizio della propria attività professionale che vogliono sviluppare abilità innovative da proporre sul mercato
• Traduttori esperti (liberi professionisti e in-house) che intendono ampliare la propria gamma di servizi per offrire anche il post-editing
• Professionisti della localizzazione
• Project manager
• Centri e agenzie di traduzione, LSP

Obiettivi formativi

Questo workshop, svolto in laboratorio informatico con componenti pratiche, permetterà ai partecipanti di:

• apprendere i principi e le strategie per effettuare un post-editing efficace sull’output grezzo di sistemi di traduzione automatica
• acquisire tecniche di post-editing per ottimizzare la velocità di svolgimento della traduzione, incrementando la produttività senza rinunciare alla qualità finale del testo d’arrivo
• imparare a valutare rapidamente i possibili vantaggi dell’effettuazione del post-editing completo, tanto in relazione alla complessità del testo di partenza quanto in base alla qualità iniziale dell’output grezzo fornito da un sistema di traduzione automatica
• sviluppare una maggiore consapevolezza dei fenomeni linguistici e traduttivi che si rivelano particolarmente ostici per la traduzione automatica

Prerequisiti

• Interesse per l’apprendimento di tecniche concrete di post-editing della traduzione automatica
• Competenza nella lingua inglese almeno a livello intermedio (il workshop viene condotto in italiano; gli esempi e le esercitazioni pratiche si concentrano sulla coppia di lingue inglese-italiano)
• È auspicabile, ma non fondamentale, il possesso di esperienza nella traduzione tecnico-specialistica o settoriale
• È utile, ma non essenziale, la conoscenza del funzionamento degli strumenti di traduzione assistita dal computer (principalmente delle memorie di traduzione)

Programma e contenuti

• Differenze tra il controllo e la revisione di traduzioni umane e la correzione di output grezzo della traduzione automatica tramite il post-editing
• Tipi e livelli di post-editing (da minimo a completo) in relazione alle aspettative di qualità finale per il testo d’arrivo
• Modalità di valutazione rapida della convenienza di effettuare il post-editing completo in base alle caratteristiche del testo di partenza e alla qualità iniziale dell’output grezzo fornito dalla traduzione automatica
• Tecniche efficaci di post-editing per ottimizzare la velocità della traduzione e aumentare la produttività
• Integrazione fra utilizzo delle memorie di traduzione e post-editing della traduzione automatica

Bionote

Federico Gaspari è professore associato di lingua inglese e traduzione presso l’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria e ricercatore postdottorale affiliato alla Dublin City University, dove collabora a progetti di ricerca europei dedicati alle tecnologie linguistiche, alla traduzione automatica e alla sua valutazione. Ha insegnato presso le Università di Manchester, Salford, Bologna (sede di Forlì) e Macerata. Tra i suoi principali interessi didattici e di ricerca, a cui ha dedicato anche la maggior parte delle sue pubblicazioni scientifiche, figurano le tecnologie della traduzione, in particolare la traduzione automatica (valutazione, suo impiego online, utilizzo da parte dei traduttori professionisti, post-editing), la linguistica dei corpora, la linguistica descrittiva dell’inglese e la traduttologia applicata.