Docente: Diego Beraldin
Il workshop inquadra l'attività del localizzatore all'interno del ciclo di vita di un prodotto software, delineandone i vincoli di natura tecnologica e metodologica rispetto al processo di sviluppo. Attraverso una serie di esempi pratici tratti da progetti open source, il cui codice sorgente può quindi essere 'ispezionato' da chiunque, sarà illustrato il workflow che coinvolge le risorse traducibili nelle fasi di estrazione/aggiornamento, elaborazione, quality assurance, validazione e rilascio delle versioni localizzate.
L'insieme degli strumenti utilizzati comprende Virtaal e OmegaT per il trattamento dei file di risorse e gettext per la loro elaborazione, senza escludere alternative utilizzate con toolkit grafici specifici come Qt, diffuso principalmente in ambito desktop. Il laboratorio si concluderà con uno sguardo alla localizzazione avente come obiettivo il mobile computing, prevalentemente in ambito Android.
Aggiornato 23/11/2013
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