Sfruttare la tecnologia per migliorare la qualità

Juliet Macan — Arancho Doc

In questo intervento si esplorerà schematicamente il significato di "qualità" nel campo della traduzione. Dopo aver esaminato i modi in cui questa è stata perseguita tradizionalmente, viene sottolineato quanto questi controlli siano intrinsecamente soggettivi e quindi non scevri da errori e si discute quale sia il loro costo.

Oggi, la tecnologia, la globalizzazione e la domanda impellente, imposta sia dal mercato che dalla legislazione, per comunicazioni tempestive e in quantità "industriale", hanno profondamente cambiato le aspettative del cliente.

Mentre da un lato l'expertise linguistica e del domain, un accurato controllo ortografico e la rilettura da parte di un revisore esperto non sono più sufficienti, dall'altro l'avvento di strumenti per la traduzione assistita ha portato sia vantaggi che svantaggi.

Oltre ai problemi stilistici derivanti dai contributi di diversi traduttori nella stessa memoria (Translation Memory), uno dei vantaggi ancora poco riconosciuti è il fatto di produrre file bilingui che possono anche servire per controlli "tecnologici". In questi file, allineati durante la traduzione, è possibile verificare molti aspetti in maniera veloce e accurata, incluse le incoerenze linguistiche, terminologiche e numeriche. Tale vantaggio permette inoltre di dedicare più tempo ai controlli stilistici, rende possibili valutazioni più obiettive del lavoro svolto, e consente una verifica veloce del materiale di riferimento fornito dal cliente in formato TM al fine di evidenziare eventuali problemi prima di iniziare il lavoro di traduzione.

Queste riflessioni sottolineano l'importanza per i professionisti di aggiornarsi continuamente, tanto nel proprio campo linguistico quanto nell'evoluzione degli strumenti tecnologici disponibili e sul loro utilizzo ottimale.

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Ultimo aggiornamento: 30/5/2016